L'associazione tra Santi e Vampiri è più di una suggestione:
nel culto cristiano, la costruzione dei Santi si è fondata sul mito di demoni primitivi che vincevano la Morte attaverso il → sangue taumaturgico.
Piero Camporesi scriveva...
« San Filippo Neri, racconta un autorevole biografo, "nel sumere il sangue, lambiva e succhiava con tal affetto il calice che parea non si sapesse staccar da quello:
avendo consumato nell'orlo non solo l'indoratura, ma ancora l'argento e avendovi lasciato impressi insino i segni de' denti. » [1]
I Santi in grado di risorgere dalla Morte si strutturarono su antecedenti credenze popolari, a base sciamanica.
Nell'immaginario contadino, le due figure erano speculari:
→ una alla base dell'altra...
« I vampiri erano anche un riflesso dei santi, in quanto mandati a morte più volte.
[...] I vampiri erano, più in generale, il contraltare dell'eucarestia.
L'ingestione di sangue era un perverso calco del sacramento della comunione. » [2]
Dove finisce la Magia e inizia la Religione?
La linea distintiva che separa i due mondi (non) è netta, almeno in origine...
« La magia è un ponte che collega il mondo sensibile a quello occulto.
[...] Con l'idea della contaminazione ci si trova proprio sopra la molto incerta linea di confine tra religione e magia. » [3]
➔ Sul sangue Santo che piace ai Morti:
Sangue divinatorio: cosa cerca chi vaga nei cimiteri?
Sangue profetico: i Morti che succhiano.
➔ Sul sangue sacrificale del dio e il Suo versamento:
Sangue nel latte: riscrittura cristiana di un'offerta alla dèa Cerere.
Nota all'immagine ---
_In apertura, Martire francescano sulle vele della cappella di san Ludovico alla Scarzuola.
➔ Fu il conte Ludovico Mariscotti a promuoverne la decorazione, nel Seicento. Vedi il post:
Erylo, il mostro invincibile,
e i sette martiri della Scarzuola.
Note al testo ---
[1] Cfr. Piero Camporesi, Il sugo della vita. Simbolismo e magia del sangue, Garzanti, Milano, 2007, pp. 64-65.
→ Camporesi si riferisce a padre Pietro Giacomo Bacci, Vita di S. Filippo Neri fiorentino fondatore della congregazione dell'oratorio, stampata da Placido Maria Visaj, Milano, 1817, p. 83
→ consultabile in Google Libri.
[2] Cfr. Nick Groom, Vampiri. Una nuova storia, traduzione di Denis Pitter, Il Saggiatore, Milano, 2019, p. 96.
[3] Cfr. Giulio Guidorizzi, La trama segreta del mondo. La magia nell'antichità, Il Mulino, Bologna, 2022, p. 22 e p. 42.
martedì 21 gennaio 2025
venerdì 10 gennaio 2025
Trasformarsi in Lupo: un residuo di paganesimo da debellare.
Nella caccia alle pratiche stregonesche, in Età Moderna, sopravvivevano rituali d'iniziazione sciamanica che la Curia, sovente, reprimeva...
« Un caso molto singolare narrato dal giudice è quello di Jean Grenier, un ragazzo di 13-14 anni, processato a Bordeaux una decina d'anni prima.
Egli aveva confessato che circa tre anni prima del processo [9 maggio 1603] aveva incontrato nella foresta un signore vestito di nero che gli aveva regalato una pelle di lupo:
indossandola egli diventava un lupo, togliendola ritornava alle sue sembianze umane.
[...] viene condannato ad essere confinato a vita in un convento, sotto pena di impiccagione se l'avesse lasciato. » [1]
La trasformazione dell'uomo in lupo era un antico retaggio di paganesimo percepito dai religiosi come un lascito della superstizione...
« È senz'altro significativo che parecchi testi anche di molto successivi, a partire dalle saghe islandesi del XIII secolo, insistano sul ruolo delle pelliccia rituale nella metamorfosi da uomini a ➔ lupi.
[...] In ogni modo, già agli occhi dei primi ecclesiastici che ne parlano, nel X secolo, come Regino di Prüm, non era nient'altro che una superstizione, un residuo di paganesimo da debellare. » [2]
La conversione in animale, mediante la sua pelle, era vista dalla Curia come una pratica delirante che celava, solo nel profondo, origini rituali...
« [...] la pelle dell'animale sarebbe una sorta di "gabbia magica".
Ai berserkir vestiti di pelle d'orso, o meglio guerrieri-orso, si affiancano gli úlfhedhnar vestiti di pelle di lupo, o meglio guerrieri-lupo. » [3]
◉ Animali-Antenati: alla base della stirpe ---
Nutrice Totemica: la Madre progenitrice.
◉ Post sul Lupo e sul suo potere scaramantico ---
Animali Totem: il culto apotropaico di san Lupo.
Da san Francesco a Cappuccetto Rosso: il culto apotropaico del Lupo.
Nota all'immagine ---
_In apertura, lupi (o uomini vestiti da lupo?) cingono d'assedio un castello.
Miniatura dal manoscritto Stowe 17, conservato alla British Library: folio 244 recto.
Note al testo ---
[1] Pinuccia Di Gesaro, Streghe: l'ossessione del diavolo. Il repertorio dei malefizî. La repressione, Praxis 3, Bolzano, 1988, pp. 473-474.
[2] Cfr. Riccardo Rao, Il tempo dei lupi: storia e luoghi di un animale favoloso, Utet, Milano, 2018, p. 177.
[3] Cfr. Franco Cardini, Il lupo di Gubbio. Dimensione storica e dimensione antropologica di una 'leggenda', Studi Francescani, 1976-1977, p. 329.
« Un caso molto singolare narrato dal giudice è quello di Jean Grenier, un ragazzo di 13-14 anni, processato a Bordeaux una decina d'anni prima.
Egli aveva confessato che circa tre anni prima del processo [9 maggio 1603] aveva incontrato nella foresta un signore vestito di nero che gli aveva regalato una pelle di lupo:
indossandola egli diventava un lupo, togliendola ritornava alle sue sembianze umane.
[...] viene condannato ad essere confinato a vita in un convento, sotto pena di impiccagione se l'avesse lasciato. » [1]
La trasformazione dell'uomo in lupo era un antico retaggio di paganesimo percepito dai religiosi come un lascito della superstizione...
« È senz'altro significativo che parecchi testi anche di molto successivi, a partire dalle saghe islandesi del XIII secolo, insistano sul ruolo delle pelliccia rituale nella metamorfosi da uomini a ➔ lupi.
[...] In ogni modo, già agli occhi dei primi ecclesiastici che ne parlano, nel X secolo, come Regino di Prüm, non era nient'altro che una superstizione, un residuo di paganesimo da debellare. » [2]
La conversione in animale, mediante la sua pelle, era vista dalla Curia come una pratica delirante che celava, solo nel profondo, origini rituali...
« [...] la pelle dell'animale sarebbe una sorta di "gabbia magica".
Ai berserkir vestiti di pelle d'orso, o meglio guerrieri-orso, si affiancano gli úlfhedhnar vestiti di pelle di lupo, o meglio guerrieri-lupo. » [3]
◉ Animali-Antenati: alla base della stirpe ---
Nutrice Totemica: la Madre progenitrice.
◉ Post sul Lupo e sul suo potere scaramantico ---
Animali Totem: il culto apotropaico di san Lupo.
Da san Francesco a Cappuccetto Rosso: il culto apotropaico del Lupo.
Nota all'immagine ---
_In apertura, lupi (o uomini vestiti da lupo?) cingono d'assedio un castello.
Miniatura dal manoscritto Stowe 17, conservato alla British Library: folio 244 recto.
Note al testo ---
[1] Pinuccia Di Gesaro, Streghe: l'ossessione del diavolo. Il repertorio dei malefizî. La repressione, Praxis 3, Bolzano, 1988, pp. 473-474.
[2] Cfr. Riccardo Rao, Il tempo dei lupi: storia e luoghi di un animale favoloso, Utet, Milano, 2018, p. 177.
[3] Cfr. Franco Cardini, Il lupo di Gubbio. Dimensione storica e dimensione antropologica di una 'leggenda', Studi Francescani, 1976-1977, p. 329.
venerdì 3 gennaio 2025
Streghe nel fuso: il giorno di Santa Conocchia.
La magia del filare è (strettamente) connessa alle streghe:
tanto che la conocchia si credeva il loro nascondiglio...
« Le streghe si aggiravano numerose in quel giorno, se dovevano cercar posto nella lana rimasta sul fuso
[...]. Era infatti interdetto alle donne di filare entro un certo periodo di giorni intorno all'Epifania. » [1]
Da Natale all'Epifania, il 'rischio' che le streghe si nascondessero nel fuso era alto:
nel loro giorno prediletto, l'Epifania o (popolarmente) il giorno della Befana, era vietato far girare gli arcolai...
« Un divieto di questo genere è certamente esistito in Inghilterra.
Se s'incontrava una ragazza che filava il giorno dell'Epifania, il suo lino e la sua filaccia venivano bruciati.
Questo giorno era conosciuto come Saint Distaff Day:
giorno di santa Conocchia. » [2]
La cultura medievale riprese dal mondo classico l'idea che il ricamo potesse essere fatale e portare agli Inferi.
Claudiano, nel Rapimento di Proserpina, scriveva...
« All'arrivo di Venere Proserpina sta ricamando, nel chiuso del palazzo, un dono per la madre lontana.
[...] interrompe il lavoro proprio nel punto in cui sta ricamando il regno di Plutone.
Proprio la vista del ricamo incompiuto sarà per Cerere, appena ritornata a palazzo, chiaro indizio del disastro. » [3]
◉ Post sul potere magico del filare ---
Il maleficio degli arcolai:
le antiche superstizioni sul filare nel racconto della Bella Addormentata.
La strega e gli Astri. L'origine delle filastrocche...
Nota all'immagine ---
_In apertura, miniatura da un Libro d'Ore inglese della British Library: Stowe Ms 17, folio 34r.
➔ Da notare il gatto che afferra il fuso: animale in cui si credeva, nella cultura medievale, che le streghe s'incarnassero.
Vedi: Teschio di cane: un'arma contro i malefici delle 'gatte'.
Note al testo ---
[1] Cfr. Cleto Corrain e Pierluigi Zampini, Documenti etnografici e folkloristici nei Sinodi Diocesani dell'Emilia-Romagna, estratto da "Palestra del Clero", Agosto-Settembre 1964, Rovigo, p. 10.
[2] Cfr. Pierre Saintyves, La Bella Addormentata nel Bosco o il sonno del nuovo Anno in La Bella Addormentata e le sue Sorelle, a cura di Andrea Armati e Michela Pazzaglia, Eleusi Edizioni, Perugia, 2013, p. 67.
[3] Cfr. Laura Micozzi, Note in Claudiano, Il rapimento di Proserpina, Fabbri Centauria, Milano, 2015, pp. 103-105 e 106.
tanto che la conocchia si credeva il loro nascondiglio...
« Le streghe si aggiravano numerose in quel giorno, se dovevano cercar posto nella lana rimasta sul fuso
[...]. Era infatti interdetto alle donne di filare entro un certo periodo di giorni intorno all'Epifania. » [1]
Da Natale all'Epifania, il 'rischio' che le streghe si nascondessero nel fuso era alto:
nel loro giorno prediletto, l'Epifania o (popolarmente) il giorno della Befana, era vietato far girare gli arcolai...
« Un divieto di questo genere è certamente esistito in Inghilterra.
Se s'incontrava una ragazza che filava il giorno dell'Epifania, il suo lino e la sua filaccia venivano bruciati.
Questo giorno era conosciuto come Saint Distaff Day:
giorno di santa Conocchia. » [2]
La cultura medievale riprese dal mondo classico l'idea che il ricamo potesse essere fatale e portare agli Inferi.
Claudiano, nel Rapimento di Proserpina, scriveva...
« All'arrivo di Venere Proserpina sta ricamando, nel chiuso del palazzo, un dono per la madre lontana.
[...] interrompe il lavoro proprio nel punto in cui sta ricamando il regno di Plutone.
Proprio la vista del ricamo incompiuto sarà per Cerere, appena ritornata a palazzo, chiaro indizio del disastro. » [3]
◉ Post sul potere magico del filare ---
Il maleficio degli arcolai:
le antiche superstizioni sul filare nel racconto della Bella Addormentata.
La strega e gli Astri. L'origine delle filastrocche...
Nota all'immagine ---
_In apertura, miniatura da un Libro d'Ore inglese della British Library: Stowe Ms 17, folio 34r.
➔ Da notare il gatto che afferra il fuso: animale in cui si credeva, nella cultura medievale, che le streghe s'incarnassero.
Vedi: Teschio di cane: un'arma contro i malefici delle 'gatte'.
Note al testo ---
[1] Cfr. Cleto Corrain e Pierluigi Zampini, Documenti etnografici e folkloristici nei Sinodi Diocesani dell'Emilia-Romagna, estratto da "Palestra del Clero", Agosto-Settembre 1964, Rovigo, p. 10.
[2] Cfr. Pierre Saintyves, La Bella Addormentata nel Bosco o il sonno del nuovo Anno in La Bella Addormentata e le sue Sorelle, a cura di Andrea Armati e Michela Pazzaglia, Eleusi Edizioni, Perugia, 2013, p. 67.
[3] Cfr. Laura Micozzi, Note in Claudiano, Il rapimento di Proserpina, Fabbri Centauria, Milano, 2015, pp. 103-105 e 106.
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