Nella lingua parlata, e specie nel dialetto, c'è un filo semantico che ci consente di ricostruire il significato antico delle parole.
Da cosa deriva la parola strega?
Nei Frammenti di lingua perugina [1], Sandro Allegrini ci spiega come la Strega fosse colei che, in origine, leggeva gli Astri.
Per aferesi, un fenomeno fonetico abbastanza comune, la A all'inizio della parola cadeva.
E così la nostra Astrologa diventava, con inversione dei due gruppi consonantici, una Strogula...
« STRÒGU(E)LA = Astrologa / indovina / fattucchiera
STRÒLL(E)CA = Indovina nomade
STRÒLL(E)CHE = 1. Andara in giro elemosinando; 2. Fare sortilegi »
Cosa c'entra il filo?
Nel lessico dialettale, si trova sedimentato il sapere magico popolare.
Filare fu la più antica attività femminile intorno al focolare:
l'espressione « Ai tempi che Berta filava » si riferisce proprio a un'attività arcaica: il primo lavoro delle donne.
Là nascevano i racconti del focolare: le stroccole.
Delle storielle fantastiche [2] narrate davanti all'arcolaio:
a queste filastroccole si riferisce, nel Cinquecento, lo scrittore Matteo Bandello nelle sue Novelle...
« ...a me pare egli che tutte siano baje e filastroccole da narrar la sera al fuoco [...]
Oh oh , disse il marchese, io dico bene che queste sono delle tue filastroccole e baie che non vagliono nulla.
Dimmi, ove hai tu apparato l'astrologia? » [3]
Le filastroccole furono la prima forma, magica, di conoscenza appresa dai bambini mentre le donne filavano.
◉ Un post nel blog sulle maledizioni del filare ---
Il maleficio degli arcolai: le antiche superstizioni sul filare nel racconto della Bella Addormentata.
Nota alle immagini ---
Le miniature al margine dei folii con la scimmietta, intenta a filare sull'arcolaio o che stringe una conocchia, sono tratte dal prezioso manoscritto Stowe MS 17.
Il documento appartiene alla British Library;
→ i folii sono: 5r, 30v, 92r, 216r, 242v.
Note al testo ---
[1] Cfr. Lemmario dei termini perugini in
Sandro Allegrini, Nuovi frammenti di lingua perugina:
(Quasi) un dizionario da leggere, Morlacchi Editore, Perugia, 2009, p. 324.
[2] Il linguista toscano Mario Alinei osservava:
« La prima parte della parola deriva da fila, cioè 'sequenza', 'serie concatenata', collegabile al plurale del latino filum (come in italiano le fila), la seconda continua il greco-latino historicus, 'abile nel racconto', 'bene informato', 'istruttivo'. »
Cfr. Alinei-Benozzo, DESLI -Dizionario Etimologico Semantico della Lingua Italiana. Come nascono le parole, Edizioni Pendragon, Bologna 2015, p. 96.
[3] Cfr. Matteo Bandello, Novelle, Volume Nono, Milano, 1814,
pp. 344-345.
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