I manoscritti medievali sono pieni di animali, specie leoni, colti in atteggiamenti assurdi.
All'epoca, quanti ne avevano mai visto uno?
Forse in qualche fiera: era uno spettacolo insolito.
Il leone era già estinto, nel vecchio continente, da qualche migliaio di anni!
Lo storico francese Michel Pastoureau, in Medioevo simbolico, lo spiega bene...
« Nel Medioevo, l'animale non è più indigeno in Europa da molto tempo.
Tuttavia, gli uomini e le donne d'epoca feudale possono avere l'occasione di vedere dei leoni vivi; non tutti i giorni, certamente, ma forse meno raramente di quanto non si possa pensare di primo acchito.
Esistono infatti numerosi ammaestratori di animali che si spostano di fiera in fiera e di mercato in mercato.
Tra una fauna relativamente diversificata, esibiscono orsi che ballano o fanno acrobazie e, di tanto in tanto, uno o più leoni. » [1]
In un manoscritto inglese, il Salterio di Luttrell, san Francesco mostra le stimmate con, al fianco, un leoncino.
Guardiamo bene la scena.
Cosa ci fa, qui, un leone?
Nelle Fonti Francescane, ovviamente, di leoni non se ne parla!
Il leone evoca il nome del frate seduto accovacciato a sinistra, a lui speculare: frate Leone.
Nel Medioevo, spesso le immagini avevano un potere evocativo.
È un procedimento tipico della Magia simpatica:
un oggetto inanimato trasmette il dolore sul soggetto raffigurato.
Andrea Romanazzi spiegava bene questo uso nel suo libro sulle pratiche della Stregoneria...
« [...] il concetto antico di magia si basa sul principio di "simpatia", che a sua volta si scinde in due ulteriori postulati: quello di "similarità" e quello di "contatto".
L'idea alla base di queste credenze è che le cose materiali possano interagire anche a distanza, in virtù di una forza attrattiva che permette al simile di attrarre il simile. » [2]
Questa superstizione era così presente nella cultura medievale che perfino dei fantocci venivano usati, per evocare il supplizio (!) che l'animale avrebbe dovuto subire...
« Il più antico esempo francese documentato risale al 1332.
Un cavallo era stato causa di un incidente che aveva provocato la morte di un uomo nel territorio della parrocchia di Bondy, nei dintorni di Parigi.
La parroccha dipendeva dal tribunale del priorato di Saint-Martin-des-Champs, ritenuto molto severo.
Così il proprietario del cavallo si affrettò a condurre l'animale su un territorio dipendente da un'altra giurisdizione.
Ma l'astuzia fu scoperta, e l'uomo preso: condannato a pagare una somma equivalente al valore del cavallo, dovette inoltre fornire al tribunale di Saint-Martin-des-Champs una 'figura di cavallo' che fu esposta ed impiccata secondo il rituale consueto. » [1]
Note alle immagini ---
_La miniatura in apertura, con un leone che si carica addosso un uomo, è tratta dal manoscritto Ad 24686 visibile nel sito della British Library, folio 17r.
_La miniatura con il leoncino a fianco di san Francesco, è tratta dal manoscritto Add Ms 42130: folio 60v.
A proposito del Salterio di Luttrell, vedi la pagina su Wikipedia.
_La terza miniatura del post, con l'uomo a cavallo che stringe un gattino, è tratta dal Bestiario Add Ms 11283, folio 2r.
Sempre nel sito della British Library si può ammirare il documento.
Note al testo ---
[1] Cfr. Michel Pastoureau, Medioevo simbolico, Editori Laterza, Roma-Bari, 2005, pp. 34 e 40.
[2] Cfr. Romanazzi, La stregoneria in Italia: scongiuri, amuleti e riti della tradizione, Venexia, Roma, 2008, pp. 29-30.
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