martedì 4 febbraio 2025

Cera a fuoco: il transfert proibito...

Il poeta latino Orazio, delle due streghe Canidia e Sagagna descrive un rito preciso...

« Portavano due bambole, di lana
e di cera: di lana la più grande,
capace di domare la piccina,
che stava lì, di cera, supplicante,
quasi presaga della triste fine
che tocca ai servi
».

« A che narrare
i dettagli [...] il divampar più vasto della fiamma
dal pupazzo di cera
? » [1]

Per indirizzare il → maleficio, la strega foggiava una statuetta di cera che riproduceva -in miniatura- le fattezze della vittima.
Rito praticato, ancora, dalle streghe nel Medio Evo...

« Matteuccia disse di fare una certa immagine di cera
[...] e disse alla stessa Caterina di mettere detta immagine sotto il letto di suo marito dicendo queste parole e cioè:
[...] sta fixo
come stecte Christo crucifixo,
torna a me
come tornò Christo in sè

[...]. E disse che tali parole dovevano essere ripetute tre volte ». [2]

Le streghe ricorrevano, spesso, a riproduzioni in miniatura per colpire: tanto che il Clero ne vietava l'acquisto...

« Di Sisto V Institoris ricordò anche la bolla del [14]'78, con la quale vietava ai fedeli e al clero la confezione, la benedizione e l'acquisto di statuette di cera in quanto considerate strumenti di magìa ». [3]

Affinché la candela trasmettesse il maleficio, era meglio associare alla statuetta oggetti di cui la vittima aveva avuto il possesso.
Ne La stregoneria in Italia, Romanazzi scrive...

« [...] si otteneva un feticcio ugualmente utile impastando la cera con oggetti a lui appartenuti ». [4]


➔ Sulle bambole che innescano il maleficio:

Mandragora: la 'bambolina' da onorare.


➔ Sull'uso del numero Tre nelle formule magiche:

Ripeti TRE volte: poteri dello Scongiuro.

« An-ghin-gò / Tre galline e tre capò ». I poteri del numero TRE in una filastrocca.


➔ Sulla magia imitativa, vedi anche:

Magia 'simpatica'. Animali evocati sulla carta.


Nota all'immagine ---

_La miniatura in apertura del post è digitalizzata nel sito della Morgan Library di New York.
Per segnatura, Ms M.751: folio 55r.


Note al testo ---

[1] Cfr. Orazio, Satire, 8, Libro Primo, traduzione di Carlo Carena, Fabbri Centauria, Milano, 2015, vol. secondo, vv. 30-34 e vv. 40-44, p. 533.

[2] Cfr. Domenico Mammoli, Processo alla strega Matteuccia di Francesco, Fondazione Centro Italiano di Studi sull'Alto Medioevo, Spoleto, 2013, pp. 23-25.

[3] Cfr. Pinuccia di Gesaro, Streghe. L'ossessione del diavolo, il repertorio dei malefizî, la repressione, Praxis 3, Bolzano, 1988, p. 659.

[4] Cfr. Andrea Romanazzi, La stregoneria in Italia: scongiuri, amuleti e riti della tradizione, Venexia, Roma, 2007, p. 57.

Nessun commento: