Nel mondo contadino era importante fare offerte alla mandragora...
« [...] ho potuto vedere di persona una mandragora alla quale venivano presentate offerte. » [1]
« [...] l'uomo spiegò che la "bambolina", se trattata bene, favorisce la produzione delle famose lenticchie locali e, allo stesso tempo, aumenta la ricchezza del possessore. » [1]
Si conservava la pianta 'agghindata' come una bambola.
Mario Polia, nel libro su "Le piante e il sacro", descrive (bene) questo rito domestico in Valnerina...
« Il nome col quale la mandragola era localmente conosciuta era "bambolina".
La radice era connotata dal "sesso", per cui esisteva una bambolina maschio ed una femmina. » [1]
« Dietro la cassapanca, vi era una mandragola, alta circa venticinque centimetri, di "sesso" femminile mi assicurò il proprietario.
La mandragora era abbigliata come una bambola, con un vestitino a colori tra cui predominava il rosso.
Sul vestito erano appuntate con degli spilli alcune banconote. » [1]
Guai a non rispettare la mandragora:
ai 'profanatori' sarebbe toccata una punizione terribile...
« [...] Loreto Niccoli mi parlò anche dei pericoli inerenti la raccolta della mandragora, il cui grido, lanciato al momento di essere estirpata, può uccidere chi la raccoglie. » [1]
« Lo svellere la pianta suscitava tempeste. » [2]
Perché si attribuivano poteri tremendi a una 'bambolina'?
Nella magia, il Sacro acquista -spesso- la forma, miniaturizzata, dell'intimità domestica.
Ciò che è piccolo e, apparentemente, trascurabile detiene poteri numinosi: guai a tralasciarlo!
Gilbert Durand, in Strutture antropologiche dell'immaginario, scriveva...
« Il folklore insiste sul ruolo casalingo, domestico di tutto questo "piccolo mondo":
i nani leggendari fanno cucina, coltivano l'orto, attizzano il fuoco
[...] restano nella coscienza popolare come piccole divinità maliziose certo, ma benefiche. » [3]
◉ Sul potere apotropaico del colore rosso, vedi:
Non sciogliere il nodo: un fiocco rosso contro i demoni.
◉ Sui festoni floreali apotropaici alla porta di casa, vedi:
Ghirlande appese: l'esorcismo di Natale.
◉ Natura magica nel mito francescano:
Dov'è finita la mano? Indizi per un culto degli alberi alla Basilica di San Francesco.
Francesco, lo stregone che piantava gli alberi.
Nota all'immagine ---
_La miniatura sopra con una Mandragora rossa, di cui ho evidenziato un dettaglio in apertura dal blog della British Library, proviene dal manoscritto Sloane Ms 1975: folio 49r.
→ Ai piedi della mandragora si vede il cane che serviva ad estirparla: « occorreva attaccare un cane alle radici per strapparla dal suolo (quel cane era votato alla morte) ». [2]
Note al testo ---
[1] Cfr. Mario Polia, Le piante e il sacro. La percezione della natura nel mondo rurale della Valnerina, Quater, Foligno, 2010, pp. 296-298.
[2] Cfr. Gian Luigi Beccaria, I nomi del mondo. Santi, demoni, folletti e le parole perdute, Einaudi, 2000, p.315.
[3] Cfr. Gilbert Durand, Le strutture antropologiche dell'immaginario: introduzione all'archetipologia generale, Edizioni Dedalo, Bari, 1972, p. 215.
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