sabato 18 giugno 2022
Sant'Orfeto e il Solstizio: tracce di una festa pagana del Sole.
Il solstizio d'estate cade tra il 20 e il 21 giugno.
Intorno a questa data, poco fuori Perugia, in una piccola chiesa su un'altura isolata, si svolge la processione di Sant'Òrfeto.
Ludovico Iacobilli ricorda il Santo martirizzato, con altri, il primo giugno [1], malgrado lo si festeggi nella seconda metà del mese!
Il periodo non è casuale.
Nella festa di sant'Òrfeto era adombrato il culto pagano del Sole.
Cosa significa il nome Òrfeto?
Secondo l'archeologo Alessio Fagugli, la parola deriva dall'ùrfeta:
un disco, simbolo del Sole, che serviva ad evocare il dio Giove durante i sacrifici...
« A me pare che il nome "Òrfeto" possa avere riscontri nel termine umbro "ùrfeta", che si legge nelle Tavole Iguvine.
In un suo saggio intitolato "L'Ùrfeta iguvina e alcuni riscontri indoeuropei", Raffaele Petazzoni fa notare che nella seconda delle Tavole Iguvine (II b 21-29) viene descritto il sacrificio di un vitello a Giove Padre
[...] Nel fare questa dichiarazione l'offerente doveva tenere in mano un oggetto designato con il nome di "ùrfeta":
"urfeta manuve habetu".
"Ùrfeta" corrisponde, con sufficiente approssimazione linguistica, al latino "orbita", e lo si traduce, con il Devoto, con il termine "ruota". » [2]
Òrfeto era il santo della Ruota solare:
l'Occhio del cielo che governa le stagioni e veglia sui mortali.
Il Santo, tuttavia, non gradiva che se ne spostasse la statua durante la festa: dal tempio isolato giù alla parrocchiale di San Marco.
Ed esprimeva il Suo disappunto con la pioggia: come un tempo faceva il dio Giove...
« Gli anziani del paese dicono che piove ogni volta che il Santo scende a S. Marco e che non ricordano un giovedì di processione in cui, o poco o tanto, non abbia piovuto, come se il Santo non fosse contento di lasciare la sua "casa". » [3]
Òrfeto, nel perugino, assunse lo stesso potere di Onniveggenza degli antichi dèi pagani Uranici che scrutavano dall'alto i loro devoti attraverso l'occhio del Sole.
« Secondo Diodoro, gli Egiziani concepivano i raggi solari come altrettanti occhi con cui il Sole guardava in tutte le direzioni, e attribuivano al nome di Osiride (assimilato al Sole che illumina di notte il regno dei morti) il senso di "occhiuto", "dai molti occhi"
( ir= "occhio"). » [4]
Il Rosone di sant'Orfeto ereditò questa funzione pagana.
Nota alle immagini ---
_Le miniature con il Sole, prima e seconda immagine del post, sono tratte dai trecenteschi Rothschild Canticles, custoditi alla Beinecke Rare Book and Manuscript Library, Yale University.
I riferimenti ai folii sono: 96 r e 106 r.
Nel sito della Biblioteca è possibile visualizzare l'Opera integrale.
Note al testo ---
[1] « Negli antichi Lettionarii e Calendarii, che si usavano nella Città e Diocesi di Città di Castello [...] si leggevano le seguenti parole sotto il primo di Giugno, in qual giorno fu martirizzato
s. Crescentiano con s. Giustino & altri santi. »
Cfr. Ludovico Iacobilli, Decimo Settembre: Vita de' Santi Martiri Gricciviano, Giustino, Viriano, Orfito etc., in Vite de' santi e beati dell'Umbria, in Foligno, 1656, pp. 235-236.
L'Opera si può consultare anche su Google Libri.
[2] Cfr. Alessio Fagugli, Sant'Orfeto, Edizioni Simple, Macerata, 2015, pp. 25-26.
[3] Cfr. S. Orfeto: patrono di San Marco, a cura di Anna Borgarelli, Edizioni Guerra, Perugia, 1999, p. 30.
[4] Cfr. Raffaele Pettazzoni, L'essere supremo nelle religioni primitive, Einaudi, Torino, 1965, p. 139.
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