I predicatori avevano a che fare con pagani che capivano (solo) la lingua della Natura.
Le piante furono, per secoli, l'argomento forte dei sermoni:
studiate per veicolare la parola di Cristo!
È il caso della passiflora:
una pianta che ricorreva nei sermoni in Sud America...
« La pianta è originaria dell'America meridionale (Brasile, Perù) e i primi missionari in Sud America hanno voluto riconoscere nel suo fiore gli strumenti della Crocifissione:
le tre punte della foglia rappresenterebbero la lancia, i tre stimmi capitali i chiodi, i filamenti del calice macchiati di rosso e disposti in cerchio la corona di spine, gli stami con i filamenti saldati allo stilo e liberi alla sommità la spugna imbevuta di fiele oppure il martelllo, in altri elementi si riconosce qui il flagello, là la colonna. » [1]
Usare le piante era una strategia comunicativa già praticata dagli evangelizzatori per convertire i pagani europei.
La conversione dei celti irlandesi fu attuata da san Patrizio usando una pianta che quei popoli (ben) conoscevano: il trifoglio.
San Patrizio spiegò agli Irlandesi che il trifoglio era come la Trinità:
tre foglie che insistono su uno stesso stelo.
Non c'era differenza sostanziale (!) tra adorare la Trinità e riconoscersi nel culto del Trifoglio...
« Per questa trasparente connessione con la Trinità la forma del trifoglio veniva spesso utilizzata per decorare le finestre e la arcate delle chiese medioevali, ed è per questo che il trifoglio è ancora oggi il simbolo della cattolicissima Irlanda:
secondo la leggenda, infatti, a questa pianticella san Patrizio, evangelizzatore degli Irlandesi, ricorreva per spiegare loro il difficile concetto della coesistenza e della unicità di Dio. » [2]
Per la Croce di Cristo si doveva usare (solo) una pianta che desse frutti:
guai ad usare il salice, pianta che non dava frutti (commestibili) e che, per il suo aspetto 'sofferente', si associava alle streghe:
« il legno della croce da piantare nei campi doveva essere tagliato da un albero che dà frutto
[...] nel contado di Cascia non si usava il salice perché è albero che non dà frutto. » [3]
➔ Esaltazione della Natura e oscuramento di Dio ---
Dov'è finita la mano? Indizi per un culto degli alberi alla Basilica di San Francesco.
➔ La Natura al servizio dei predicatori ---
Francesco, lo stregone che piantava gli alberi.
➔ Sul salice, albero stregoneco ---
Salice di Ecate: il pianto che purifica.
➔ Sul noce, altro albero associato alle streghe ---
Le streghe e gli aborti: il Noce che rende libere.
➔ Sull'uso di appendere una ghirlanda per scacciare i dèmoni a Natale, vedi:
Ghirlande appese: l'esorcismo di Natale.
Note alle immagini ---
_Sopra, Cristo benedice le erbe affiancato dalla Vergine Maria.
Il manoscritto si trova al Trinity College di Cambridge, ed è visibile integralmente scansionato: ms O.2.48, folio 95r.
_La seconda immagine, con un sermone davanti all'albero, è una miniatura dal manoscritto Add MS 17341: folio 118r.
_In apertura del post, miniatura con un vescovo fito-zoomorfo:
dalle zampe ferine e la coda arborea.
→ L'immagine è tratta dal manoscritto Stowe ms 17: folio 42r.
Note al testo ---
[1] Cfr. Gian Luigi Beccaria, I nomi del mondo. Santi, demoni, folletti e le parole perdute, Einaudi, Torino, 2000, p. 65.
[2] Cfr. Paolo Bartoli, Tocca ferro: le origini magico religiose delle superstizioni su fortuna e sfortuna, Protagon, Perugia, 1994, p. 112.
[3] Cfr. Mario Polia, Le piante e il sacro: la percezione della natura nel mondo rurale della Valnerina, Quater, Foligno, 2010, pp. 46-47.
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