venerdì 10 novembre 2023

Bambini pagani? I piccoli Maghi e il Limbo.

Prima di ricevere il battesimo, i bambini si credevano pagani.
Il pianto dei neonati all'aspersione poteva essere interpretato come una resistenza del dèmone alla conversione.

L'antropologa Annamaria Rivera scriveva...

« [...] il bambino assume una sia pur incompleta identità soltanto dopo aver ricevuto il battesimo.
Altrimenti è pagano e, se muore, è destinato al limbo, aldilà indefinito come la sua identità
. » [1]

Il battesimo era dispensato ad ogni costo:
in caso di morte prematura, il piccolo era un'anima perduta.

« Per il battesimo, nel paese di Pollone, era usanza di accompagnare il neonato al fonte battesimale con un secchiello di rame (o d'argento se si trattava di bambini ricchi), per esser pronti a un battesimo di fortuna nel caso che il piccolo stesse per morire durante il tragitto. » [2]

Bisognava fare presto:
troppo rischioso lasciare, a lungo, i bambini senza battesimo...

« Quell'intervallo di tempo, spesso non trascurabile, che va dal parto al battesimo, in cui il nato è considerato 'pagano' e non può quindi essere protetto dalle influenze negative mediante oggetti denotati in senso religioso:
"Nu ciriciullo de stoffa lu preparemo da per nui, però sempre dopo vattezzato perché prima erono pagani
. » [3]

L'idea che i bambini senza battesimo fossero impuri, pre-cristiani, condizionò la loro educazione.

Il legame tra Magia e Infanzia era così stretto che giochi e filastrocche, fino al secolo scorso, erano costruite su figure e numeri dell'Incanto.
Gli stessi giochi dei bambini sono sopravvivenze di rituali pagani...

« L'antico immaginario magico-religioso è in qualche modo sopravvissuto a livello infantile, nei giochi. » [4]

Raffaele Pettazzoni si soffermava sul nesso tra giochi per bambini e ritualità arcaiche...

« Le cantile di parole senza senso onde i ragazzi accompagnano certi loro giochi sono sovente l'ultimo residuo di antiche formule d'incantesimo o di magia. » [5]

◉ Sulle sopravvivenze di rituali magici nel mondo infantile:

M'ama / non m'ama: una divinazione d'amore fatta con i fiori.

◉ Sui giochi e sul rumore come rito apotropaico:

Pasqua esplosiva: le usanze 'belle' di una volta.

Ripetizione incantatoria in una filastrocca:

« An-ghin-gò / Tre galline e tre capò ». I poteri del numero TRE in una filastrocca.

Alleati e vittime delle streghe descritti in una filastrocca:

Il maleficio delle Tre Civette.


Note alle immagini ---

_Sopra, miniatura con bambini che giocano su una scacchiera da un manoscritto dal Paul Getty Museum di Los Angeles, e visibile nel sito ufficiale.
Per segnatura: Ms. Ludwig IX 2, folio 142.

_La miniatura in apertura, con un bambino che riceve il battesimo,
è tratta da un manoscritto francese della Morgan Library di
New York, visibile nel sito della Biblioteca americana:
ms M. 751, folio 48r.


Note al testo ---

[1] Cfr. Annamaria Rivera, Il mago, il santo, la morte, la festa. Forme religiose nella cultura popolare, Edizioni Dedalo, Bari, 1988, p. 101.

[2] Cfr. La sagra degli Ossessi. Il patimonio delle tradizioni popolari italiane nelle società settentrionali, a cura di Carlo Tullio Altan, Sansoni, Firenze, 1972, p. 149.

[3] Cfr. Giancarlo Baronti, Tra bambini e acque sporche: immersioni nella collezione di amuleti di Giuseppe Bellucci, Morlacchi, Perugia, 2008, p. 112.

[4] Cfr. Gian Luigi Beccaria, I nomi del mondo. Santi, dèmoni, folletti e le parole perdute, Einaudi, Torino, 2000, p. 154.

[5] Cfr. Raffaele Pettazzoni, Il Rombo in I Misteri: saggio di una teoria storico-religiosa, Nicola Zanichelli Editore, Bologna, p. 17.

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