Nell'iconografia dei martiri cristiani si trovano 'filtrati' i simboli dei vecchi dèi pagani.
È il caso della Ruota di Santa Caterina d'Alessandria.
Lo spiegava, già nel '500, l'editore libraio Henri Estienne, noto con lo pseudonimo di Henricus Stephanus, nell'Apologia di Erodoto.
La Ruota di Caterina è la sopravvivenza di un'altra Ruota 'divina':
quella della dèa Fortuna.
Pierre Saintyves, ne L'Origine del culto dei Santi, citava il suo illustre predecessore...
« Il parallelismo che Henri Estienne stabilì un tempo tra il culto dei santi e quello degli dèi resta valido
[...] Non si vede spesso santa Caterina dipinta come se si volesse dipingere Fortuna? » [1]
Robert Graves spiegava come la Ruota di Fortuna fosse, in origine, la Ruota di Tyche che portava al successo gli uomini, e poi ne decretava la fine.
La Ruota solare è simbolo della circolarità dell'Anno.
« La ruota di Tyche rappresentava in origine l'anno solare come indica il suo nome latino, Fortuna (da vortumna, "colei che fa volgere l'anno"). » [2]
L'immagine della dèa Tyche, che faceva girare la Ruota, sopravvisse nell'iconografia cristiana.
Nel mondo antico era radicata l'idea che il destino e i dèmoni vendicatori avessero sembianze femminili.
Clemente Alessandrino, un Padre della Chiesa che non sopportava questa credenza pagana, scrisse...
« [...] quale uomo, che abbia il cervello a posto, potrebbe considerare divinità Sanzione, Punizione, Giustizia, Vendetta?!
E indubbiamente neppure le Erinni, né le Moire, né il Fato [la Tyche] sono divinità. » [3]
◉ Post sulla ruota Solare: attributo maschile o femminile?
La Ruota a sei raggi: un simbolo Solare in due manoscritti medievali.
◉ Sulla luce associata al Femminino, vedi post e relativo libro:
La Santa con il Terzo Occhio. Il culto della Luce in una pittura medievale.
Note alle immagini ---
_Sopra, Libro d'Ore francese visibile nel sito della Biblioteca dell'Università di Manchester (1430 circa).
Per segnatura, Latin MS 164: folio 251 recto.
_In apertura, miniatura con la dea Fortuna che innalza sulla Ruota Alessandro il Grande, e poi lo fa cadere.
Dal manoscritto Harley MS 4376, della British Library:
folio 171 recto.
Note al testo ---
[1] Cfr. Pierre Saintyves, L'Origine del culto dei Santi, Eleusi, Perugia, 2015, nota 25 a p. 33.
[2] Cfr. Robert Graves, I miti greci, Longanesi, Milano, 1985, nota 1 a pp. 111-112.
[3] Cfr. Clemente Alessandrino, Protreptico ai Greci, Edizioni Paoline, Alba, 1966, p. 254 [102].
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