giovedì 23 dicembre 2021
Le processioni del Drago: un rito medievale per ottenere fertilità.
Il teologo parigino Jean Beleth ci racconta la processione di un drago, che veniva portato nelle strade di Parigi per le Rogazioni:
« Il drago, che simboleggia il diavolo, è condotto con la coda lunga e gonfia per tre giorni: nei primi due avanza davanti alla croce e alle bandiere, e nell'ultimo giorno rimane indietro ». [1]
Nella bocca del drago si ponevano dolci e frutta a scopo propiziatorio...
« Nelle Rogazioni, veniva portato in processione, con gran gioia dei parigini, un grande drago di vimini, nella cui bocca aperta il popolo gettava frutta e dolci. » [2]
Il Clero, non potendo reprimere una manifestazione popolare così forte, e dal (vago) sapore pagano, ne trasse una morale catechistica!
Le Goff parafrasa il testo di Beleth...
« I primi due giorni il drago si trovava in testa al corteo, precedendo croci e bandiere, con la lunga coda eretta e gonfia - "cum cauda longa erecta et inflata"
[...] Durante le prime due epoche il diavolo ha regnato e, pieno d'orgoglio, ha ingannato gli uomini. »
Le processioni del drago facevano così paura?
◉ Sul legame magico tra le acque e il drago:
La strega e lo Sdrago delle acque. Origine magica di una parola.
◉ Processione delle Rogazioni e riti della Terra ---
Il mondo agricolo era scandito dalle feste religiose.
Le Rogazioni [vedi la nota su Wikipedia] duravano 3 giorni dopo l'Ascensione di Cristo (commemorata il 25 aprile].
Il ciclo si chiudeva con l'Assunzione di Maria Vergine il 15 agosto.
➔ Sulle feste religiose che scandiscono il ciclo della terra, vedi il post:
Da Imbolc all'Annunciazione di Maria: le feste per la nuova nascita del Sole.
Note alle immagini ---
_La miniatura in apertura proviene dal manoscritto Yates Thompson ms 13, folio 186v: è visibile nel sito della British Library.
_Le due miniature successive provengono da un altro manoscritto della British Library: Add Ms 42130, folii 52v e 60r.
Note al testo ---
[1] Questa fonte è citata in Paolo Masini, Il maestro Giovanni Beleth: ipotesi di una traccia biografica, Studi Medievali,
Anno XXXIV - Fascicolo I, 1993, p. 313.
→ L'autore la riprende da Iohannis Beleth, Summa de ecclesiasticis officiis, Brepols Publishers, Turnholti, 1976, pp. 236-237.
« Draco, qui per triduum illud deportatur cum longa cauda et inflata, duobus diebus primis ante crucem et uexilla et post ultimo die retro vadit, significat diabolum ».
[2] « Louis Réau afferma: "alle processioni delle Rogazioni, il clero di Notre-Dame faceva portare, in memoria del suo miracolo simbolico, un grande drago di vimini nella gola aperta del quale il popolo gettava frutta e dolci. »
È una testimonianza che Le Goff riprende dall'Iconographie de l'art chrétien di Louis Réau (1958), di cui alcune pagine sono visibili anche su Gallica, sito per la consultazione on-line della Bnf.
Cfr. Jacques Le Goff, Cultura ecclesiastica e cultura folklorica in Tempo della chiesa e tempo del mercante, Einaudi, Torino, 1977, pp. 241, 245-247.
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