Disporre le ossa era (molto) importante per ingraziarsi gli Spiriti a cui era rivolto il sacrificio.
A proposito degli Spiriti volanti, Emanuela Chiavarelli scriveva...
« Nella metà del 1700, degli sciamani lapponi "spiegarono ai missionari danesi che le ossa andavano raccolte e ordinate con cura perché in questo modo, il dio a cui il sacrificio era rivolto, avrebbe ridato vita agli animali uccisi". » [1]
Disporre le ossa era (tanto) importante da richiedere un'abilità compositiva che finì per indicare i manufatti artistici: così chiamati, perché fatti assemblando gli Arti degli animali.
Nel Dizionario Semantico della Lingua Italiana, si legge...
« Riferendosi a questa fase cruciale dei nostri antenati cacciatori, si può comprendere perché tutte queste parole (...arto, articolazione, arte, artefice) appaiano linguisticamente imparentate non soltanto in latino. » [2]
Il potere magico-compositivo si trasmise, dai sacrifici primitivi, all'Arte degli aedi o rapsodi Omerici
➔ che divennero (veri) intrattenitori.
Sul tema un curioso studio di antropologia comparata, La renna di Ercole, ci viene incontro...
« Gli stupefacenti racconti nati nel contesto rituale non rimasero confinati alla sfera religiosa:
allo sciamano a un certo punto fu infatti richiesto di cantare per scopi ricreativi e artistici, tanto che alcuni sciamani, oltre che maghi, sono considerati veri e propri intrattenitori. » [3]
◉ Pratiche sciamaniche di finzione rituale nel rito cristiano:
Sciamani e sacrificio: sangue di foca, violenza rituale e corpo di Cristo.
Il Serafino sanguinario: una sopravvivenza Sciamanica.
◉ Fuoco Sacro e contatto degli Avi:
Offerte al Fuoco: la porta di contatto con gli Antenati.
Nota all'immagine ---
_In apertura, disegno tratto da Eskimo folk-tales dello studioso danese Knud Rasmussen che mostra uno sciamano mentre ricompone le ossa di un animale per dare vita ad un Tupilak.
Note al testo ---
[1] Cfr. Emanuela Chiavarelli, Diana, Arlecchino e gli spiriti volanti: dallo sciamanismo alla caccia selvaggia, Bulzoni, Roma, 2007, p. 180.
[2] Cfr. Mario Alinei e Francesco Benozzo, Desli - Dizionario Etimologico-Semantico della Lingua Italiana, Pendragon, Bologna, 2015, p. 31.
[3] Cfr. Carlo Ferrari, La renna di Ercole: filologia e antropologia nell'opera di Karl Meuli, Officina Libraria, Roma, 2025, p. 73.
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