sabato 16 agosto 2025

Uccello, che dici? Umbria magica & superstiziosa.

Nella commedia Asinaria di Plauto, il servo Libano consulta gli uccelli prima di rubare l'argento della padrona...

« Auspici, àuguri:
tutto fatto; gli uccelli sono favorevoli a qualsiasi iniziativa
.

Picchio e cornacchia a sinistra, corvo e upupa a destra m'incoraggiano.
Per Ercole! Son deciso a seguire il vostro parere
!
Ma che succede? Il picchio da' di becco nell'olmo?
Non è un avvenimento casuale
. » [1]

Gli antichi lo sapevano:
gli uccelli conoscono il Volere del dio.

Alcuni maghi sapevano interpretarne movimenti e voce:
sono quegli indovini, giunti dall'Umbria, di cui Cicerone parla con disprezzo...

« già al tempo di Cicerone -che li condanna duramente- dovevano circolare numerosi àuguri, del tutto estranei al collegio ufficiale, che trasformavano la disciplina in una "superstizione" attinta da popoli estranei alla tradizione romana. » [2]

Tra questi popoli incolti, i più vicini ai Romani erano gli Umbri che inquinavano l'Urbe con le peggiori superstizioni...

« Il ricorso a tale pratica caratterizza, a detta dell'augure Cicerone, l'intera Umbria:

"I Frigi, i Pisidii, i Cilici e gli Arabi obbediscono scrupolosamente ai segni profetici dati dagli uccelli, e sappiamo che lo stesso è avvenuto per lungo tempo in Umbria
". » [3]

Comunicare con gli uccelli era (come) detenere un potere divino.
Sapere popolare diffuso: a Trieste si diceva...

« Chi nasce di domenica,
capisce il linguaggio
degli uccelli e vede gli spiriti. » [4]

Gli uccelli nidificavano sul tetto?
In Umbria, e non solo!, era un cattivo segno:
bisognava tenerli lontano dalla casa...

« L'unica soluzione praticabile sembra quella di vigilare attentamente e di intervenire prontamente, per evitare che gli uccelli nidifichino nei dintorni della propria abitazione e quindi siano in grado di recapitare prontamente il messaggio funesto ». [5]

Come insegna la superstizione, e ricorda qualche vecchio...

« Le penne portano le pene
[....] si sognave le penne eron pene ». [5]


➔ Un post e un libro sugli uccelli 'affatturati' ---

Il maleficio delle Tre Civette.


➔ L'Umbria e gli uccelli nelle Fonti Francescane ---

L'Umbria e gli uccelli: un legame antico.

Lo stregone che fece paura al Papa: la predica agli Uccelli secondo il monaco Ruggero.

Gli uccelli e l'indovino: prima lo imito, poi lo condanno!

Uccelli maledetti: il culto clandestino della Natura nel Medioevo.


Umbria: la terra oscura dell'Ombra ---

Umbria e Ombre. L'identità di una Terra.


Note alle immagini ---

_Sopra, miniature (ironiche) tratte dal manoscritto AD ms 49622 detto anche Gorleston Psalter della British Library:
folii 13 recto e 49 verso.


Note al testo ---

[1] Cfr. Tito Maccio Plauto, Asinaria, introduzione e traduzione di Mario Scàndola, Bur Rizzoli, Milano, 1994, Atto Secondo,
vv. 259-262, p. 121.

[2] Cfr. Marina Montesano, "Supra acqua et supra ad vento" : superstizioni, maleficia e incantamenta nei predicatori francescani Osservanti, Istituto Storico per il Medio Evo, Roma, 1999, pp. 22-23.

[3] Cfr. Simone Sisani, Umbrorum gens antiquissima Italiae. Studi sulla società e le istituzioni dell'Umbria preromana, Deputazione di Storia Patria per l'Umbria, Perugia, 2009, p. 93.

→ L'autore si riferisce a Cicerone, De divinatione, Libro I,
paragrafi 92 e 94.

[4] Cfr. Superstizioni triestine. Credenze popolari ottocentesche, a cura di Sergio degli Ivanissevich, Luglio Editore, 2015, p. 81.

[5] Cfr. Giancarlo Baronti, Margini di sicurezza: l'ideologia folclorica della morte in Umbria, Tomo I, Morlacchi, Perugia, 2016, pp. 103 e 145.

Nessun commento: