Il sangue di un Toro era necessario per smascherare le aspiranti sacerdotesse infedeli al loro mandato:
perché (proprio) il toro?
Lo storico francese Marcel Detienne scrive...
« Terra possiede un santuario [...] nonché una sacerdotessa che deve restare "casta" durante il suo sacerdozio e può avere avuto rapporti con un solo uomo prima di ricevere gli ordini.
Una ordalia con il sangue di toro consente di scartare la candidata che mentisse sul suo stato.
[...] Plinio il Vecchio, compilando la lista dei "rimedi" forniti dagli animali, ci informa che generalmente "il sangue di toro, fresco, è considerato un veleno, eccettuato a Egeria dove la sacerdotessa della Terra, quando deve rendere un oracolo, ne beve prima di scendere nella caverna ». [1]
Il toro è un simbolo di fertilità:
il suo scheletro è in (stretta) relazione con la donna...
« Il corno dei bovidi è pertanto diventato anche un simbolo lunare proprio perché evoca la luna nuova, il crescente lunare.
[...] Un'identificazione del toro con l'utero è stata riscontrata peraltro anche in virtù delle similitudini che l'apparato genitale femminile presenta rispetto al bucranio del bovide ». [2]
La falce di Luna porta sia alla Donna sia alle corna del Toro:
questa relazione, nella cultura antica, era così stretta che la dea lunare aveva occhi bovini...
« Le cosiddette figlie di Elio sono in verità sacerdotesse della Luna; nell'antica mitologia europea infatti i bovini erano animali sacri alla Luna più che al Sole; e la madre di Elio, Eurifaessa dagli occhi bovini, è la Luna stessa ». [3]
➔ Sulla dea Taurina che governa le acque, e la forma della barca che allude alle corna:
La Madonna del Mare e la barca di Iside.
➔ Sul sacrificio del Toro reso alla Dèa:
Il Toro nel Labirinto: la Labrys della Dea e il sacrificio del Dio fecondatore.
➔ Sul culto degli dèi cornuti:
La luna e le corna: il culto della Vacca lunare.
Nota all'immagine ---
_In apertura, miniatura tratta da un manoscritto con la Naturalis Historia di Plinio il Vecchio, citata nel sito della British Library: Arundel Ms 98, folio 85v.
Note al testo ---
[1] Cfr. Marcel Detienne, Apollo con il coltello in mano Adelphi, Milano, 2002, p. 215.
[2] Cfr. Mario Giannitrapani, Il sacro arcaico: forme della sacertà neolitica. Civiltà preclassiche d'Italia e d'Europa tra sciamanesimo paleolitico e ritualità etrusco-romana, Symmetria, Roma,2004, pp. 85 e 87.
[3] Cfr. Robert Graves, I miti greci, Longanesi, Milano, 1985, nota 1 a p. 140.
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