Secondo Evemero di Messene, gli dèi antichi non erano altro che Re sacralizzati nel corso del tempo.
Nel trattato Iside e Osiride, Plutarco condannava gli atei che credevano alle "imposture" di Evemero...
« Evemero ha degradato tutti gli dèi riconosciuti, senza eccezione, a nomi di comandanti e di ammiragli e di re, che sarebbero appartenuti a epoche lontane, e che si troverebbero elencati a Panchea incisi a lettere d'oro. » [1]
« In questo modo finiremmo per aprire grandi porte alla massa degli atei e per umanizzare le cose divine, dando inoltre sfrenata libertà di parola alle imposture di Evemero di Messene, quello che inventò di sua fantasia certi scritti mitologici irreali e privi di fondamento, e riuscì a diffondere nel mondo ogni forma di ateismo. » [1]
Zeus era un re cretese, già morto da secoli prima di essere innalzato a padre degli Dèi.
« Callimaco di Cirene (IV-III sec. a.C.), Evemero da Messina (IV-III sec. a.C.), Epimenide di Creta (VIII-VII secolo a.C.) fecero riferimento al mito della presunta morte di Zeus e alla sua sepoltura in terra cretese. » [2]
Nel De Natura deorum, si capisce che Cicerone detestasse Evemero e le sue idee astruse sull'imbroglio dei Re Sacri...
« E quelli che insegnano che gli uomini coraggiosi, famosi o potenti furono divinizzati dopo la morte e che proprio questi sono gli dèi che abitualmente veneriamo, preghiamo, adoriamo, non sono forse del tutto privi di religione?
[...] Evemero tuttavia descrive la morte e i luoghi di sepoltura degli dèi.
Ti sembra che egli abbia consolidato la religione o l'abbia eliminata del tutto? » [3]
Le idee di Evemero non erano prive di fondamento:
i Re hanno sempre legittimato, per via divina, il potere!
Marc Bloch ne I Re Taumaturghi spiegava che, nel MedioEvo, i re francesi e inglesi avessero fama di guaritori:
il tocco delle 'scrofole'...
« Di dove, dunque, agli occhi dei loro sudditi, i re traevano quel carattere sacro che li poneva quasi al rango dei sacerdoti? »
« [...] era nella natura stessa dell'unzione regia di servire come arma, di volta in volta, a partiti opposti:
ai monarchici, perché, con essa, i re si trovavano segnati da un'impronta divina; ai difensori dello spirituale, perché, sempre con essa, i re sembravano accettare la loro autorità dalla mano dei sacerdoti. » [4]
Nel mondo antico, gli Dèi consacravano i Re direttamente dal cielo:
ciò spiega perché alcuni Re defunti furono sacralizzati.
La costellazione Cefeo porta il nome di uno tra questi Re leggendari, mitizzato e trasformato in un'entità celeste...
« La cerva Cassiopea, sensuale dea che vive nel bosco presso l'acqua datrice di vita, è accompagnata dalla figura ancillare della pantera Cefeo, re assiso sul suo scranno, forse un signore degli animali maschile, uno sciamano teriomorfo o un dio dell'anno giovane, divinità itifallica della fertilità, rappresentato su un trono fin dal V o VI millennio a.C. . » [5]
Isidoro di Siviglia, un autore cristiano, citava compiaciuto quest'idea 'atea' sull'origine degli dèi pagani:
« [...] grazie all'opera di persuasione dei demoni, tale allusione mise radici tanto profonde nell'animo dei posteri che questi finirono per considerare dèi, ed adorare come tali, quegli uomini che i loro predecessori avevano onorato con il solo scopo di onorarne il nome. » [6]
◉ Un post sulla morte degli dèi ---
Vivo o morto? Cristo e gli dèi mutanti dell'antichità.
Note alle immagini ---
_Sopra, miniatura che mostra il re benedetto da Dio: è tratta dal manoscritto Yates Thompson 14, folio 29v.
Il documento è conservato presso la British Library.
_La miniatura in apertura del post presenta un sigillo federiciano:
« Rex Siciliae ».
È tratta dal Ms 016, contenente la Chronica Maiora illustrata dal monaco Matthew Paris: follio 127 recto.
Il manoscritto è visibile integralmente su internet, nel sito della Parker Library dal Corpus Christi College di Cambridge.
_La seconda miniatura, con la testa di un Re dal naso zoomorfo, è tratta dal manoscritto Yates Thompson Ms 14, folio 85v:
vedi il sito della British Library.
_La terza e la quarta miniatura nel post, invece, sono tratte dallo Yates Thompson ms 13: folii 154v e 156r.
Note al testo ---
[1] Cfr. Plutarco, Iside e Osiride, Adelphi, Milano, 1985, p. 83.
[2] Cfr. Stefania Tosi, La Dea delle origini. Prima di Dio. Dal mito all'archeologia del femminino sacro, Uno Editori, Torino, 2022,
p. 169.
[3] Cfr. Marco Tullio Cicerone, La Natura Divina –Libro Primo [42], Bur Rizzoli, Milano, 1994, p. 14.
[4] Cfr. Marc Bloch, I re taumaturghi, Einaudi, Torino, 2008,
pp. 165-166.
[5] Cfr. Carlo Matti, Bestiario del cielo: il significato segreto delle costellazioni, Ca' del Monte, 2021, p. 52.
[6] Cfr. Isidoro di Siviglia, Etimologie o Origini, Utet - Unione Tipografico-Editrice Torinese, 2004, p. 673 - Libro XI [4].
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento