Robert Graves, ne La Dea Bianca, descrive il frontepizio di un libro inglese che mostra il dio diabolico delle streghe: detto Robin.
Ai suoi piedi, gli adoratori del dio dalle zampe caprine danzano in cerchio, mentre un gufo -l'uccello infero della notte- vola nel cielo.
Graves scrive...
« In Francia il termine Robin, considerato diminutivo di Robert ma probabilmente prototeutonico, significa "ariete" e anche "diavolo".
[...] I due sensi di ariete e diavolo si trovano fusi nell'illustrazione di un opuscolo pubblicato a Londra nel 1639:
Robin Goodfellow, his mad pranks and merry gets ("Pazze monellerie e gaie imprese di Robin Buondiavolo").
Robin è raffigurato come un dio itifallico delle streghe, con corna di giovane ariete, zampe d'ariete, una scopa di strega sopra la spalla sinistra e una candela accesa nella mano destra.
Dietro di lui s'intravede una conventicola di streghe e stregoni in costume puritano impegnati a danzare in tondo, mentre un cane nero lo guarda adorante, un musicista suona una tromba e in alto passa a volo un gufo. » [1]
Il capo delle streghe di Glastonbury si chiamava 'Robin'.
La chiave è nel rosso:
colore identificativo del diavolo e di un uccellino detto, in inglese, proprio Robin: il pettirosso.
Graves scrive ancora...
« Il 'Robin' che significa 'ariete' è stato equiparato mitologicamente al 'Robin' (latino rubens) che significa 'pettirosso'. » [1]
Robin, l'uccellino-diavolo della foresta, aveva qualcosa in comune con Robin Hood: eroe della foresta di Sherwood?
Hood, in inglese, è il cappuccio:
copricapo della congrega capeggiata da Robin...
« Le gaie imprese di un certo Robin Hood, il famoso fuorilegge della foresta di Sherwood, [...] nato a Wakefield nello Yorkshire tra il 1285 e il 1295, e al servizio di re Edoardo II negli anni 1323 e 1324, venero associate alle mascherate del Calendimaggio. » [1]
E perché i seguaci di Robin danzavano in cerchio?
La danza in cerchio fu demonizzata dalla Chiesa, e associata agli adoratori del Diavolo.
Nei culti pagani, danzare in cerchio era un rito di consacrazione.
Pierre Saintyves scriveva...
« La maggior parte delle vecchie danze popolari in cerchio hanno un'origine rituale:
i loro canti sono degli incantesimi dal potere magico.
[...] Si effettua una circumambulazione girando intorno ad un masso, ad un albero, ad un animale o ad un essere umano
[...] I riti di circumambulazione sono essenzialmente finalizzati a delimitare, costituire, definire il campo d'azione delle forze magico-religiose che vengono sprigionate da determinati atti ». [2]
◉ Un post e un libro sull'incanto del Girotondo ---
Liturgie popolari: le origini magiche del Girotondo.
◉ Sulle tracce di pratiche divinatorie associate al cerchio, nelle Fonti Francescane ---
L'Oracolo del cerchio: una divinazione ballata nei Fioretti di san Francesco.
◉ Sul gufo e sulla sua trasformazione nel dio-capro ---
Stregoneria Animale: il gufo succhiatore che si trasforma in capro.
Note alle immagini ---
_Le immagini con cui ho illustrato il post sono il Frontespizio e l'AntiPorta di Robin Goodfellow, libro edito a Londra e visibile, nella versione del 1639, nel sito della British Library.
_L'incisione con il dio delle Streghe si trova citata, anche, nella pagina inglese di Wikipedia sul Puck:
lo spiritello demoniaco delle tradizioni popolari.
Note al testo ---
[1] Cfr. Robert Graves, La dea bianca: grammatica storica del mito poetico, Adelphi, Milano, 1992, p. 455.
[2] Cfr. Pierre Saintyves, Liturgie popolari. Le origini magiche del Girotondo, Eleusi, Perugia, 2018, pp. 20, 23 e 30.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento