sabato 11 marzo 2023

Cristo 'infornato': mangiare gli Dèi.

L'antropologo Ernesto De Martino, nel saggio sul Pianto Rituale del mondo antico, spiegava come le lacrime propiziatorie per le messi (sacrificio di Cerere/Libero) si fossero 'evolute' nel pianto cristiano per il sacrificio di Gesù...

« [...] la passione del Cristo poté conservare determinati legami con la passione vegetale, come mostra il pane eucaristico

[...] come nel Pater noster medio alto-tedesco di Johannes von Krolewitz (sec. XIII) dove si legge che Cristo fu "seminato" dal creatore, "germogliò", "venne a maturazione", "fu mietuto", "legato in un covone", "trasportato nell'aia", "trebbiato", "vagliato", "macinato", "chiuso in un forno" e infine dopo tre giorni "tratto fuori" e "mangiato" come pane.

[...] ancora al principio del nosto secolo una contadina neogreca poteva dire della Pasqua:
"Sono in ansia perché se domani Cristo non risorge, noi quest'anno non avremo grano"
. » [1]
I predicatori cristiani sostituirono 'nominalmente' il supplizio degli dèi antichi della fertilità con il supplizio di Cristo.

La Pasqua, non a caso, cade la prima domenica di Luna piena dall'equinozio di Primavera:
un momento cruciale nel ciclo della Terra.

Il 'sacrificio' del pane esisteva già secoli prima della messa cristiana: gli evangelizzatori ne aggiornarono (solo) i nomi.

Plutarco, storico e sacerdote dell'Apollo delfico, guardava con disgusto alle lacrime versate dai suoi contemporanei per il sacrificio 'divino' del grano, che propiziava la rinascita della Terra...

« Non è forse ridicolo il fatto che piangano i frutti e li invochino a crescere e a maturare per il vantaggio degli uomini, al fine di poterli consumare e poi piangere di nuovo? » [2]
Mangiare gli dèi era una pratica delirante.
Cicerone avversava chi lo faceva...

« La madre [di Proserpina] si chiama Cerere come geres (produrre), perché produce le messi

[...] Quando diciamo che le messi sono Cerere, il vino Libero, ci serviamo di un modo di dire usuale, ma pensi che esista qualcuno così pazzo da credere che il cibo di cui si nutre sia dio? » [3]

Un Padre della Chiesa, Clemente Alessandrino, condannava la divinizzazione del grano e del vino:
come se a farlo fossero (solo) i pagani...

« Altri, nel cogliere i frutti coltivati delle piante, chiamarono Deo il grano, come gli Ateniesi, e Dioniso la vite, come i Tebani. » [4]


Post sugli dèi morenti e chi beve il loro sangue ---

Orge Sacre: il vino di Bacco e il sangue di Osiride.

Vivo o morto? Cristo e gli dèi mutanti dell'antichità.

Osiride e San Giusto: i due Annegati che regnavano sui Morti.


Nota alle immagini ---

_Le miniature con cui ho illustrato il post, sono tratte dal manoscritto 42130 della British Library:
folii 170 recto / verso, 172 verso.


Note al testo ---

[1] Cfr. Ernesto De Martino, Morte e pianto rituale. Dal lamento funebre antico al pianto di Maria, Boringhieri, Torino, 1975,
pp. 343-344.

[2] Cfr. Plutarco, Iside e Osiride, Adelphi, Milano, 1985,
pp. 133 e 138.

[3] Cfr. Cicerone, La Natura divina [De Natura deorum], traduzione di Cesare Marco Calcante, Rizzoli BUR, Milano, 1994, pp. 211 e 337.

[4] Cfr. Clemente Alessandrino, Protreptico ai Greci, a cura di Quintino Cataudella, Società Editrice Internazionale, Torino, 1940,
p. 52.

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