lunedì 10 ottobre 2022

Terra Sacra: gli adoratori della Vipera.


Stefano Gasparri, in un libro sulle sopravvivenze pagane tra i Longobardi, ci parla del culto della Vipera.

Un idolo d'oro, a forma di vipera, era adorato dal conte di Benevento, Romualdo, prima che il vescovo cristiano Barbato lo facesse distruggere...

« Secondo il racconto è in particolare il duca, con il conforto dei suoi sodales, i compagni più fedeli, che è seguace di questo culto.

È necessario un inganno di Barbato, con la decisiva collaborazione della duchessa Teuderada, per estirpare la superstiziosa adorazione della vipera.

L'idolo d'oro, che il duca Romualdo continuava ad adorare di nascosto nel suo palazzo, pur dopo la sua prima conversione ad opera di Barbato stesso, viene fuso e trasformato in calice e patera per la messa. » [1]

Il culto dei Longobardi per la vipera ha un precedente sorprendente nell'antica Grecia:
l'adorazione della dea Madre Vipera Echidna (Ἔχιδνα: in greco, letteralmente, la «Vipera»).

La Dea della Terra era vendicativa contro i suoi profanatori:
la rimozione del Suo culto fu, probabilmente, uno dei primi atti del potere Patriarcale...

« Sacrifici umani maschili erano offerti alla dea, come Euridice, e le vittime morivano per il morso di una vipera.

La morte di Echidna per mano di Argo si ricollega probabilmente alla soppressione del culto argivo della dea-serpente
. » [2]


Un post e un libro sul culto Matriarcale dei Serpenti ---

Serpenti Sacri: la Nutrice. Dalla dea Minoica a santa Verdiana.


Note alle immagini ---

_Sopra, miniatura con una vipera dal manoscritto Harley 4751: folio 60 recto.

_La miniatura in apertura è tratta dal Bestiario ms 24 dall'Università di Aberdeen (Scozia) risalente al 1200 circa:
folio 67v.

_La seconda miniatura del post, con due teste di serpente che si scrutano, proviene dallo stesso Bestiario di Aberdeen: folio 68v.


Note al testo ---

[1] « La Vita Barbati Episcopi Beneventani è il testo fondamentale sulla conversone dei Longobardi del ducato di Benevento.

[...] La vita del vescovo di Benevento contiene il ricordo di due culti pagani dei Longobardi.
Il primo è il culto della vipera


[...] Si potrebbe spiegare l'intrusione dell'episodio nel racconto, ed anor più la sua sopravvivenza nella memoria locale, proprio con l'esistenza di relitti di credenze contadine locali, attinenti alla sfera della fertilità. »

Cfr. Stefano Gasparri, La struttura della vita del vescovo Barbato e il culto della vipera in La cultura tradizionale dei Longobardi. Struttura tribale e resistenze pagane, Centro italiano di studi sull'Alto Medioevo, Spoleto, 1983, pp. 69-72.

[2] Cfr. Robert Graves, I miti greci, Longanesi, Milano, 1983,
nota 1 a p. 114.

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