Lo scrittore latino Aulo Gellio nelle 'Noctes Atticae' ci racconta, nel Libro Sedicesimo, che nell'antica Roma esistesse una zona così sacra da essere la residenza degli indovini.
Si chiamava Vaticano, ed era appunto consacrata al dio delle nascite Vaticanus...
« Avevo inteso dire che la regione Vaticana e il dio che vi presiede ricevessero tal nome dai vaticini che vengono fatti in quella regione per il potere e l'ispirazione di quel dio.
Ma oltre a questa ragione Marco Varrone dice che vi è un'altra etimologia di tal nome.
Nei libri 'Antichità divine' scrive:
"Infatti, il dio Vaticano ebbe tal nome perché presiede ai primi suoni della vita umana; i bimbi infatti, appena son venuti al mondo, emettono come primo suono la prima sillaba della parola vaticanus, donde il 'vagire', che rappresenta il suono della voce del bimbo appena nato. » [1]
L'incisore padovano Girolamo Porro, illustrando i Vaticinia sive Prophetiæ dell'abate Gioacchino da Fiore nel 1600, giocò su questa continuità storica creando un divertente papa 'vaticinatore'.
Malgrado la Chiesa si sia appropriata nei secoli di luoghi e funzioni degli antichi indovini, infatti, i suoi predicatori ne hanno spesso condannato le pratiche!
Proprio i predicatori francescani furono tra i più assidui avversari dei riti paganeggianti, nei sermoni...
« [...] secondo Bernardino da Siena, "dice colui che è servo di Dio:
'Io voglio solamente credare in lui e non voglio credare alli incanti né a le fantasie:
io voglio tenere quello che tiene la santa Chiesa. » [2]
Nel romanzo 'La figlia della Luna', scritto nel 1917, il mago inglese Aleister Crowley faceva un'osservazione molto puntuale su questa ambiguità della Chiesa...
« La messa è una cerimonia magica compiuta allo scopo di conferire a una sostanza materiale una virtù divina;
ma non c'è nessuna differenza materiale tra un'ostia consacrata ed una non consacrata.
Eppure c'è una differenza enorme nella reazione morale del comunicando.
Ben sapendo che il suo principale sacramento è soltanto uno tra gli innumerevoli esperimenti possibili nella magia talismanica, la Chiesa non ha mai negato la realtà di quell'Arte, ma ha trattato come rivali i suoi esponenti.
Non osa tagliare il ramo su cui sta seduta. » [3]
➔ Sull'uso (clandestino) della magia nel Clero, vedi:
L'astrolabio e i maghi che leggono il Cielo.
Incantare è pregare? Quando il prete diventa uno Stregone.
Nota alle immagini ---
_Il libro dei Vaticinia è integralmente consultabile su Google Libri.
Sopra, ne riporto il frontespizio.
Considerando l'astrusità delle 'profezie' che il disegnatore doveva illustrare, le sue incisioni rasentano il genio!
Note al testo ---
[1] Cfr. Aulo Gellio, Notti Attiche, Rizzoli Bur, Milano 1997, Libro Sedicesimo, XVII, p. 1125.
Ho citato il passo sull'ager Vaticanus anche all'inizio del saggio breve Orge Sacre: il vino di Bacco e il sangue di Osiride, per introdurre il tema della continuità tra devozione pagana e fede cristiana.
[2] Cfr. Marina Montesano, "Supra acqua et supra ad vento": superstizioni, maleficia e incantamenta nei predicatori francescani Osservanti, Istituto storico italiano per il Medio Evo, Roma, 1999, p. 22.
[3] Cfr. Aleister Crowley, La figlia della Luna, Edizioni Arktos, Torino 1983, p. 117.
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