Le streghe sono ombre di morti.
Gli antichi le chiamavano con una (sola) parola: larve.
Ne L'Asino d'Oro, Apuleio fa recitare a Lucio un inno di ringraziamento ad Iside per le Larve che la dea trattiene sottoterra...
« larvales impetus comprimens ».
Una versione traduce « larvales impetus » come...
« gli assalti delle ombre dei morti ». [1]
Orazio, nel V Epodo, usa un'altra parola per riferirsi alle Larve: →umbra...
« petamque vultus umbra curvis unguibus » [2]
« larva, vi conficcherò nel volto le unghie adunche » [2]
Le Larve/Ombre tornavano sulla terra per risvegliare i defunti, in precisi momenti di passaggio: come il Carnevale
→per confonderLe, era uso mascherarsi.
Il folklorista romagnolo Paolo Toschi scriveva...
« Il nome di larva, con cui i Romani indicavano anche le maschere teatrali, ci prova che le maschere erano le larve, gli spiriti dei morti, personaggi del mondo infero, che riapparivano sulla terra il giorno di inizio d'anno.
Perciò il vestito di Pulcinella è bianco, e la maschera è nera, in quanto l'uno e l'altra indicano il carattere originario di larva. » [3]
Sempre Apuleio racconta come, nel mondo antico, ci fosse una (gran) paura per le streghe che insidiavano le sepolture:
Morti (risvegliati) contro altri Morti...
« Perché dicono che non siano sicure nemmeno le tombe dei morti, e che persino nelle urne funerarie e nelle pire si cerchino resti e frammenti di cadaveri per la disgrazia dei vivi.
E pare ci siano delle vecchie streghe che nel momento stesso del funerale sono lì pronte ad agire con rapidità per portar via il cadavere dalle mani dei becchini. » [1]
La paura che le Larve si aggirassero tra le tombe, per risvegliare i Morti placati, sopravviverà in età cristiana...
« Lawson notò che i greci dei suoi tempi, nelle isole di Chio e di Rodi, mettevano nella bocca dei morti o un pezzo di ostia consacrata o un frammento di ceramica che portava il segno della croce e la legenda "Gesù Cristo trionfa".
Gli isolani spiegarono a Lawson che facevano così per impedire a uno spirito maligno di entrare nel corpo del morto e resuscitarlo. » [4]
➔ Sul legame tra Maschere e Morti:
Nel regno di Persefone: la dea delle Maschere.
➔ Sul mascheramento per sfuggire ai Morti, nel giorno in cui un funerale li convoca:
Vestirsi a lutto: come ingannare gli Spiriti.
➔ Nutrimento dei Morti, necessario per placarne la collera:
Il "pasto di Ecate" e le tombe segrete.
➔ Spaventare le Streghe x disinfestare i luoghi sacri:
Mostri Santi dell'Umbria: luoghi del Sacro Orrore.
Nota all'immagine ---
_La miniatura in apertura proviene da un Libro d'Ore della British Library all'uso di Saint Omer: Add MS 36684, folio 87 verso.
Note al testo ---
[1] Cfr. Apuleio, Metamorfosi (L'asino d'oro), traduzione di Marina Cavalli, Fabbri Centauria, 2015, Libro Secondo, 20, p. 79
e → Inno ad Iside in Libro XI, 2, pp. 428-429.
[2] Cfr. Orazio, Epodo 5, verso 93, traduzione di Carlo Carena, Fabbri Centauria, Milano, 2015, pp. 316-317.
[3] Cfr. Paolo Toschi, Tradizioni popolari italiane, ERI - Edizioni Rai Radiotelevisione Italiana, Torino, 1959, pp. 81-82.
[4] Cfr. Giorgio Ieranò, Demoni, mostri e prodigi. L'irrazionale e il fantastico nel mondo antico, Marsilio Editori, Venezia, 2017, pp. 26-27.
→ Ieranò si riferisce a John Cuthbert Lawson ed al suo libro "Modern Greek folklore and ancient Greek Religion", Cambridge, 1910
→ visibile, scansionato, nel sito Archive.org.
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