sabato 14 settembre 2024

Mosca o gatta? Le trasformazioni della strega Matteuccia.

Al processo civile contro la strega Matteuccia di Ripabianca, a Todi, la donna è accusata di trasformarsi sovente e di usare un capro come cavalcatura:
per raggiungere il luogo di riunione delle streghe, alla noce di Benevento.

In cosa si trasformava Matteuccia?

« [...] et ipsa in musipulam conversa » [1]

Domenico Mammoli, che tradusse il testo del Processo, ipotizzava per la parola musipula una (c) mancante: muscipula.
→ In botanica, la Dionaea Muscipula è una Venere 'acchiappamosche': mosca deriva dalla parola musca.

Da capire, semmai, come possa una mosca cavalcare un capro...!

« Ed immediatamente appare innanzi a lei un certo demonio sotto l'aspetto di un capro ed essa stessa, trasformatasi in mosca va alla detta noce cavalcando ». [1]

Nel testo latino, l'autore ricorre ad un verbo, «equitando» cioè «cavalcando», che (certo) non si addice ad una mosca!

Isidoro di Siviglia, nelle Etimologiae, ci dà un indizio (forse) risolutivo per interpretare musipula:
la parola mus-, scrive, indica il topo...

« Il mus, ossia il topo, è un animale assai piccolo
[...] La mustela, ossia la donnola, è stata così chiamata quasi a dire mus longus, "topo lungo" ». [2]

→ Sulla stessa radice: muscipula, in latino, è la trappola per topi.

La nostra Matteuccia si trasformava, quindi, in una cacciatrice di topi?
Poco importa: i suoi accusatori non ebbero pietà!

Lo storico Enrico Menestò raccontava il tragico epilogo di Matteuccia: vittima di un immaginario delirante e delle prediche (feroci) di san Bernardino da Siena...

« È assai probabile che Bernardino, durante il soggiorno Tuderte, sia venuto a conoscenza dell'attività di Matteuccia, finendo per avere un ruolo fondamentale nella sua cattura e condanna.

Matteuccia di Francesco, originaria di Ripabianca, oggi frazione di Deruta, ma nel medioevo "castrum comitatus Tuderti", viene giudicata e condannata al rogo il 20 marzo 1428 da Lorenzo de Surdis, romano, capitano del popolo e conservatore della pace della città di Todi e del suo comitato ». [3]



➔ Sulla trasformazione 'felina', vedi:

Le streghe che si trasformano in gatte.

➔ Sui cacciatori di streghe e gli amuleti anti-stregonici:

Conchiglia anti-Streghe: poteri di un amuleto.

Pratiche per inibire le streghe:

Il pelo malefico: un esercito di Ricci per combattere le streghe.


Nota all'immagine ---

_In apertura, miniatura con un gatto 'umanizzato' che porta, in spalla, la cassa della volpe morta.
Libro d'Ore dal Walters Art Museum di Baltimora: folio 77 recto.


Note al testo ---

[1] Cfr. Domenico Mammoli, Processo alla strga Matteuccia di Francesco (Todi, 20 marzo 1428), Opuscoli - Accademia Tudertina, Fondazione Centro Italiano di Studi sull'Alto Medioevo, Spoleto, 2013, pp. 28-29.

[2] Cfr. Isidoro di Siviglia, Degli animali minuti in Etimologie o Origini, Libro XII, Utet- Unione Tipografico-Editrice Torinese, Torino, 2004, p. 39.

[3] Cfr. Enrico Menestò, La fortuna del processo alla strega Matteuccia in Mammoli, Processo..., pp. IX e XII.

→ Sul documento, Menestò scrive: « L'originale degli atti del processo si conserva nell'Archivio storico comunale di Todi.
È contenuto nelle carte 21v-23v di un fascicolo membranaceo di complessive 25 carte
[...]. Il fascicolo, segnato 20bis, fa parte di una serie composta di ben 66 unità. »

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