martedì 27 agosto 2024

Carcere nel monastero: che fine fanno i preti Maghi?

Dove finivano a scontare la pena i preti accusati di Magia?

Fin dal MedioEvo, esistevano in monasteri e conventi delle celle dove i religiosi condannati venivano rinchiusi.
Vincenzo Paglia spiegava...

« Questo tipo di prigione applicato come pena sotto la forma di reclusione in un monastero, perdurò approssimativamente sino al sec. XIII.

In seguito i vescovi fecero costruire delle prigioni non conventuali, ove, alla funzione preventiva, si aggiungeva quella punitiva, con la privazione della libertà intesa come fine della pena
. » [1]

Già Antonino Bertolotti, nell'800, raccontava delle prigioni monastiche: utili a rieducare quei religiosi che esercitavano, di nascosto, la Magia.

« N'è di prova la Bolla del 5 maggio 1514 con la quale si ordina che i chierici, dati alla magia, sieno notati d'infamia, chiusi nelle prigioni de' monasteri e privati dei benefizi. » [2]

E se la pena non era (solo) detentiva?

I sacerdoti non potevano 'sporcarsi' le mani con il sangue.
Se il giudice ecclesiastico comminava una pena corporale, esistevano -tra i religiosi- dei torturatori 'laici' che l'avrebbero eseguita.

È il caso del frate fiorentino Giovanni delle Lodi alle cui 'cure' erano sottoposti i compagni da 'redimere':
secondo la testimonianza del frate parmigiano Salimbene de Addam che scrive nella sua Chronica...

« Del gruppo di frate Elia era poi un certo Giovanni, detto delle Lodi, frate laico, duro e violento, torturatore e carnefice pessimo, che, su ordine di Elia, dava la disciplina ai frati senza misericordia. » [3]


➔ Sul frate 'pugile', lodato (perfino) da san Francesco, vedi:

San Francesco e il pugile di Firenze: a scuola di pugni prima di papa Bergoglio.

➔ Alle punizioni inflitte ai frati che non si sottomettevano, stabilite dal ministro Generale, dedico un approfondimento:
Magia e Tortura nelle Fonti Francescane: Appendice in Mostri Santi dell'Umbria. Luoghi del sacro Orrore, Eleusi Edizioni, Perugia, 2024, pp. 61-81.


➔ Sulle punizioni inflitte ai preti macchiatisi di pratiche magiche, vedi:

L'astrolabio e i maghi che leggono il Cielo.

Gli uccelli e l'indovino: prima lo imito, poi lo condanno!

Preti maghi: lezioni di Superstizione...


Nota all'immagine ---

_In apertura, un dettaglio dalle Carceri: Invenzioni di Giovanni Battista Piranesi.
L'incisione è il secondo stato dell'Acquaforte XIII (1760-1761).
→ Cfr. Mario Praz, Bibliografia essenziale in Giovan Battista Piranesi, Le carceri, Abscondita, 2011, Milano, p. 40.


Note al testo ---

[1] Cfr. Vincenzo Paglia, La 'Pietà' dei carcerati: confraternite e società a Roma nei secoli XVI e XVIII, Edizioni di storia e letteratura, Roma, 1980, p. 7.

[2] Cfr. Antonino Bertolotti, Streghe sortiere e maliardi nel secolo XVI in Roma, Firenze, 1883 [ristampa anastatica 1979], p. 34

[3] Cfr. Cronaca di Salimbene, paragrafo [28] in Fonti Francescane, Editrici Francescane, Padova, 2004 -ff 2619.

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