giovedì 13 maggio 2021

La magia della conta: come annullare le streghe.


Molti malefici operati dalle streghe si basano sulla conta.

La struttura della filastrocca "Ambaraba-ciccì-coccò / Tre civette sul comò" mostra come le streghe agiscano:
al centro di tutto c'è la conta.
Lo spiega bene il linguista Vermondo Brugnatelli...

« alla base della filastrocca italiana
am barabà ciccì coccò
[esiste] una filastrocca latina
hanc para ab hac quidquid quodquod.

[...] Il nome femminile singolare cui si allude con i due pronomi potrebbe essere manus, dal momento che di solito si tratta di una "conta", durante la quale si passano in rassegna con la mano i partecipanti ad un gioco man mano che si scandiscono le parole della filastrocca
. » [1]

Brugnatelli si riferiva ad un gioco infantile, di cui si era perso il significato apotropaico.

Per fermare le streghe, s'impediva loro di chiudere la conta.

Le streghe contavano ogni volta per scagliare il maleficio:
gli amuleti 'pelosi' avevano uno scopo preciso: allungare la conta.

Se i peli erano folti, le streghe ne sarebbero state alla larga!

È il caso, per esempio, del pelo di tasso:
Renato Bellabarba spiegava perché fosse così diffuso...

« I peli del tasso, essendo assai folti e sottili, avrebbero confuso gli spiriti maligni.
Essi infatti si sarebbero sentiti irresistibilmente costretti a contarli a uno a uno. » [2]

Il desiderio di contare era terribile:
così facendo le streghe, prima di nuocere, sarebbero state cancellate dalla luce del Sole...

« secondo la credenza popolare le streghe si fermano a contare i peli uno per uno e questi sono tanti e così sottili che ci vuol tempo e prima che abbiano finito arriva l'alba che le mette in fuga. » [3]

I poteri della conta nella filastrocca ---

In origine, le civette erano gli animali diabolici collaboratori delle streghe: la figlia del dottore e il dottore stesso le loro vittime predilette, in quanto detenevano una posizione sociale rispettabile.

Vedi il libricino che ho dedicato alla tematica, ed il relativo post:
Il maleficio delle Tre Civette.

Post correllato sul pelo scaccia-streghe ----

Sull'argomento, vedi anche: Il pelo malefico:
un esercito di Ricci per combattere le streghe
.


Note al testo ---

[1] L'articolo di Brugnatelli sull'etimologia della formula Ambarabaciccìcoccò è consultabile on-line con un semplice click al seguente indirizzo.

[2] Cfr. Renato Bellabarba, Il ciclo della vita nella campagna marchigiana, Olschki, Firenze, 1979, p. 46.

[3] Cfr. Paolo Toschi, "Lei ci crede?" Appunti sulle superstizioni, Edizioni Radio Italiana, Torino 1957, p. 66.


Nota alle immagini ---

Le foto degli amuleti con il pelo di tasso sono tratte dalla Collezione dell'antropologo Giuseppe Bellucci, visibile presso il Museo Archeologico dell'Umbria (MANU)...
Bellucci, tra fine '800 e primi due decenni del '900, collezionò molti di questi oggetti tra mille difficoltà, come lui stesso spiegava nell'Introduzione ad un libricino sugli Amuleti...

« Molto spesso ebbi a lottare con quella diffidenza straordinaria, che, volendo raccogliere oggetti di tal genere comunemente s'incontra, avendo a fare con genti sospettose, credule, gelose fino allo scrupolo dei loro sentimenti e dei loro pensieri;

con genti paurose, che nella semplice innocente dimanda relativa a determinate credenze, a particolari sentimenti, intravedono il pericolo di esser colpite dai funesti effetti del malocchio, dai malefizi o dalle fatture delle streghe e dagli stregoni, dalle astuzie e dalle blandizie del diavolo. »

Cfr. Belluci, Un capitolo di psicologia popolare: gli amuleti,
Unione tipografica cooperativa, Perugia, 1908, pp. 5-6.

Nota. L'editore folignate "Il Formichiere" ha curato nel 2012 una ristampa di questo curioso libro.

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