venerdì 10 maggio 2024
Manofica contro Ombre: gli Spiriti della notte.
Il poeta latino Ovidio, nei Fasti, ci descrive un gesto preciso per difendersi dagli Spiriti Maligni:
la manofica.
« Chi rammenta l'antico rito e teme gli dèi
[...] mostra il pollice tra le dita congiunte tacendo
perché l'ombre lievi non gli vadano incontro. » [1]
La manofica è, insieme alle corna, il più frequente gesto apotropaico per respingere i dèmoni.
Romanazzi ne spiega il potere...
« Interessantissimo amuleto di tradizione italiana è poi la manufica, una manina di corallo, di legno o d'altro materiale, chiusa a pugno mentre il pollice fa capolino tra il medio e l'indice.
Il gesto, che ripropone l'organo sessuale femminile, assicurerebbe la fertilità. » [2]
Ma la manofica, da sola, non bastava:
urgeva un altro (potente) simbolo di fertilità: le Fave.
Si gettavano fave lungo il percorso notturno per scacciare gli Spiriti.
« Giunta la mezzanotte, il paterfamilias si alzava e, a piedi nudi, si recava ad una fonte per detergervi le mani.
[...] Una volta purificate le mani, prendeva delle fave nere e ne gettava un pugno dietro le spalle. » [3]
Le fave assicuravano il contatto con i Morti:
tanto che si cominciava a piantarle, anche in Umbria, (proprio) nel giorno ai Morti consacrato...
« Così come è considerato un dovere ineludibile mangiare le fave per la ricorrenza dei morti, è anche ritenuto una sorta di obbligo rituale in tutta la regione piantarle proprio in quel giorno. » [4]
Mangiare le fave poteva essere pericoloso.
Nel mondo antico c'era (perfino) chi invitava a non farlo...
« Le fave erano collegate all'oltretomba e Aristotele aveva scritto che Pitagora non voleva vederle, toccarle o mangiarle perché erano "simili alle porte dell'Ade"
[...] Secondo Plinio, era credenza diffusa che nei bacelli delle fave dimorassero le anime dei defunti e ciò era uno dei motivi per cui le fave erano considerate oggetto di tabù ». [5]
➔ Usi anti-stregonici: qualche traccia...
Il pelo malefico: un esercito di Ricci per combattere le streghe.
La magia della conta: come annullare le streghe.
➔ Paura negli Spiriti? La soluzione è diventare invisibili:
Vestirsi a lutto: come ingannare gli Spiriti.
➔ Sul potere apotropaico del rosso:
Non sciogliere il nodo. Un fiocco Rosso contro i dèmoni.
Ghirlande appese: l'esorcismo di Natale.
Nota alle immagini ---
_Nel post, foto di amuleti dalla collezione di Giuseppe Bellucci: al Museo Archeologico dell'Umbria.
➔ Nella prima foto, si riconoscono -tra gli altri- una manofica in corallo (il colore rosso è un potente apotropaico) e un campanello per scacciare gli spiriti.
Nella seconda foto, altra manofica e due cornetti:
uno a forma elicoidale.
Note al testo ---
[1] Cfr. Ovidio, I Fasti, traduzione di Luca Canali, Rizzoli Bur, Milano, 1998, Libro V, vv. 430-432.
[2] Cfr. Andrea Romanazzi, La stregoneria in Italia: scongiuri, amuleti e riti della tradizione, Venexia, Roma, 2007, p. 171.
[3] Cfr. Mario Polia, Le piante e il sacro, Quater, Foligno, 2010,
p. 121.
[4] Cfr. Giancarlo Baronti, Margini di sicurezza: l'ideologia folclorica della morte in Umbria, Morlacchi, Perugia, 2016, p. 121.
[5] Cfr. Giovanni Sole, Il tabù delle fave. Pitagora e la ricerca del limite, Rubbettino, Saveria Mannelli, 2004, pp. 66-67.
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