Pierre Saintyves, nel suo studio sulle origini magiche del Girotondo, raccontava una terribile punizione toccata a dei pagani, prigionieri di una danza stregata per non aver rispettato la cerimonia officiata da un prete sull'altare.
Sant'Eriberto sarebbe intervenuto per spezzare la maledizione della danza stregata...
« Gli infedeli danzavano un'ultima danza in tondo, cantando:
"o madre del fuoco, potente dèa!"
[...]Il sacerdote iniziò a confondersi e a provare una forte ira e proruppe in un grido:
"Bene alllora! Che continuino a danzare così per tutto il resto dell'anno!
Questa maledizione si esaudì subito e in tutto e per tutto.
Volenti o nolenti, dovettero danzare senza fine, nei terribili geli dell'inverno e nei brucianti calori dell'estate, sotto il sole splendente e sotto la pioggia battente, notte e giorno, senza tregua.
Non avevano né fame, né sete, né sentivano la fatica; non avevano bisogno di dormire.
Erano maledetti. » [1]
Letizia Cimitan, nei Racconti Popolari Friulani, includeva un aneddoto sulla danza stregata di cui fu vittima un prete:
sembra una vendetta magica (quasi) a pareggiare l'aneddoto nella Vita di sant'Eriberto...
« Un ragazzo viene ricompensato da un'anima del purgatorio ed esprime tre desideri:
un violino magico che costringe la gente a danzare; un fucile infallibile; uno zufolo [flauto tradizionale] che lo porta dove lui vuole.
La prima persona che incontra è un prete.
Il ragazzo uccide un uccello e manda il prete a raccoglierlo nel cespuglio di rovi dove è caduto.
Quando il prete è dentro al cespuglio il giovane si mette a suonare il violino, costringendo il prete a danzare fra le spine. » [2]
Andrea Romanazzi spiegava che la danza fu demonizzata dalla Chiesa come pratica deviante:
pagana e diabolica...
« Ogni sabba descritto durante i processi inquisitoriali e nelle narrazioni popolari era associato alla danza, espressione sacra degli antichi rituali pagani di fertilità.
[...] Alcuni movimenti delle "danze saltellate" presentavano una caratteristica forma di squilibrio deambulatorio che risale al culto di Dioniso, detto appunto Sphaleotas, cioè 'colui che fa vacillare'. » [3]
Note alle immagini ---
_Sopra, Lancillotto 'slega' le vittime di una danza stregata.
Miniatura tratta da un manoscritto della Bnf, integralmente scansionato su Gallica, Français 333:
folio 51 verso.
_In apertura, uomini mascherati da animali danzano, stringendosi a catena.
Miniatura tratta dal manoscritto Bodleian 264, visibile nel sito della Biblioteca dell'Università di Oxford: folio 181 verso.
_La seconda miniatura del post, con donne che danzano in cerchio, affiancate da un suonatore di organo portativo, proviene dal medesimo manoscritto Bodleian 264 di Oxford: folio 172 verso.
Note al testo ---
[1] Cfr. Pierre Saintyves, Liturgie Popolari. Le origini magiche del Girotondo, traduzione di Michela Pazzaglia, Eleusi, Perugia, 2018,
p. 63.
[2] Cfr. Letizia Cimitan, Repertorio della narrativa di tradizione orale della Carnia, Società filologica friulana, Udine, 1988, p. 52.
[3] Cfr. Andrea Romanazzi, La stregoneria in Italia, Venexia, Roma, 2007, pp. 102-103.
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