domenica 9 luglio 2017
Benedetta clausura: un terribile fatto di sangue secondo frate Tommaso.
Chi ha detto che le fonti francescane sono solo zeppe di aneddoti retorici e zuccherosi?
Il frate inglese Tommaso da Eccleston nella sua cronaca De adventu fratrum minorum in Angliam [1] ci racconta un orribile delitto passionale consumatosi nella cattedrale di Chichester: vittima la sorella [2] di un frate che aveva fatto voto di castità, e non voleva cedere alle brame di un corteggiatore...
« Venne poi in Inghilterra, con frate Aimone, frate Guglielmo da Colville, il vecchio, uomo semplice e di straordinaria carità: la sorella di lui fu più tardi crudelmente strangolata nella cattedrale di Chichelster per la difesa della sua verginità.
Infatti un giovane, colpito dalla sua bellezza, aveva per lungo tempo bramato di incontrarla da sola e di sedurla; non riuscendo in nessun modo a piegarla al suo desiderio, dimostrò quanto l’amore carnale è malvagio, sgozzandola in chiesa. » (ff 2455)
Questo delitto passionale pare non fosse un caso isolato.
Frate Filippo Longo aveva richiesto alla Santa Sede di scomunicare quanti osavano importunare le Povere Donne, per creare un cuscinetto protettivo contro i molestatori.
Ma secondo la testimonianza di Giordano da Giano quel provvedimento fu revocato su ordine di Francesco, il quale non voleva creare corsie preferenziali per il movimento di Chiara...
« [...] frate Filippo, che aveva la cura delle povere signore, contro la volontà del beato Francesco, il quale preferiva vincere le avversità con l'umiltà che con l'autorità della legge, aveva richiesto e ottenuto dalla Sede apostolica una lettera nella quale era autorizzato a difendere le signore e a scomunicare quanti le infastidivano. » (ff 2335)
Chiara si rese presto conto di come l'unico modo per evitare scandali fosse la clausura preventiva, dotando le suore di un buon numero di lucchetti.
La santa nella sua Regola [3] ci teneva a sottolinearlo...
« La porta sia ben chiusa da due differenti serrature in ferro, da battenti e spranghe, affinché specialmente di notte, venga chiusa con due chiavi, una delle quali la tenga la portinaia, l'altra l'abbadessa. E di giorno non si lasci mai senza custodia e sia saldamente chiusa con una chiave.
Badino, poi, con ogni diligenza e procurino che la porta non stia mai aperta [...]
Né si apra affatto a chi voglia entrare, ma solo a chi sia stato concesso dal sommo pontefice o dal nostro signor cardinale. »
(ff 2813)
Che vitaccia per le povere Donne di Chiara!
Nota sull'immagine in apertura ---
Un religioso tenta di sedurre una donna che si schernisce da lui,
e poi l'accoltella!
Miniatura tratta da un codice del Decretum Gratiani, Bibliothéque nationale di Parigi, Ms. lat. 3893, f. 204v.
Cfr. Anthony Melnikas, The corpus of the miniatures in the manuscripts of Decretum Gratiani, Studia Gratiana, Rome, 1975.
Note al testo ---
[1] La Cronaca di Tommaso da Eccleston narra le traversie occorse ai frati per insediarsi in Inghilterra.
Talvolta nel testo sono presenti Aggiunte interessanti ben al di là della storia locale del movimento, come la testimonianza indiretta di frate Rufino sulla mostruosa apparizione del Serafino
(vedi il post I funghi e le stimmate).
[2] L'autore del testo non chiarisce se la vittima fosse una terziaria francescana, cioè una seguace laica, o una di quelle vergini seguaci di Chiara di cui si parla anche nella Legenda Trium Sociorum:
« Non erano soltanto gli uomini a convertirsi, ma anche molte vergini e vedove, toccate dalla predicazione dei frati e seguendo il loro consiglio, si rinchiudevano a fare penitenza nei monasteri organizzati nelle loro città e paesi. » (ff 1472).
[3] Nella Regola, Chiara teneva particolarmente a sottolineare che la portinaia dovesse essere « di età conveniente », per evitare maldicenze sulla reputazione delle Sorelle!
Cfr. Regola di santa Chiara, Capitolo XI. Della custodia della clausura (ff 2812).
Nota sulla traduzione ---
Per i brani qui citati, seguo sempre le Fonti Francescane, Editrici Francescane, Padova 2004.
--- Vai al post correlato: San Francesco e quella lettera contro gli stupri poco gradita...
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