lunedì 16 maggio 2022

M'ama / non m'ama: una divinazione d'amore fatta con i fiori.

Avere un responso amoroso da una margherita da campo, sfogliandone i petali, è un residuo magico popolare.

"M'ama / non m'ama" : è un rito divinatorio così antico e forte da perdurare fino a noi.

Gian Luigi Beccaria ne spiega il senso...

« Coll'erbe 'potenti' i ragazzi delle generazioni passate hanno sempre giocato a predire il futuro
[...] Il modo con cui si giocava ha battezzato le erbe ritenute prodigiose. »

« In Alto Adige e nel Tirolo alla margherita si da il nome di Orakelblume 'fiore degli oracoli'
[...] Ancora oggi si usa staccare alla margherita dei prati uno ad uno i petali per trarvi auspici sugli amori futuri ("m'ama, non m'ama"). » [1]

Niente di cui stupirsi.

Nell'immaginario popolare, le pratiche magiche si sono spesso cristallizzate nei giochi infantili.

È il caso di "m'ama / non m'ama".
Un antico rito divinatorio si è conservato sotto la parvenza innocua di un gioco...

« Il mito nasce, si trasforma, perde il suo significato sacrale, e prima di morire lascia qualche impronta indelebile che perdura nella vita familiare e quotidiana.

L'antico immaginario magico-religioso è in qualche modo sopravvissuto a livello infantile, nei giochi
. » [1]


◉ La filastrocca che cela un incanto stregonesco:

Il maleficio delle Tre Civette.

◉ L'incanto del TRE:

« An-ghin-gò / Tre galline e tre capò ». I poteri del numero TRE in una filastrocca.

Sopravvivenze nelle formule augurali:

Magia al rovescio. Maledizioni che portano fortuna.


Note alle immagini ---

_La miniatura sopra proviene da un Libro d'Ore francese dalla Morgan Library di New York, e si può vedere direttamente nel sito della Biblioteca americana.
La segnatura è MS M. 73, folio 2v.

_La miniatura in apertura, con una donna che stringe una corona di fiori, è tratta da Wikipedia dove è indicata tratta dal Libro d'Ore di Simon de Varie, presso la Biblioteca Nazionale d'Olanda: KB 74 G37a, folio 91r.


Nota al testo ---

[1] Cfr. Gian Luigi Beccaria, I nomi del mondo. Santi, demoni, folletti e le parole perdute, Einaudi, Torino, 1995, pp. 68-69 e 154.

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